Archive for settembre 2009

UniBG, Paleari sfiora il colpaccio al primo turno

settembre 10, 2009

Quattordici voti. Per soli 14 voti (174 ottenuti contro i 188 necessari) il prof. Stefano Paleari non è riuscito nell’impresa di farsi eleggere Rettore dell’Università di Bergamo al primo scrutinio.

I 374 elettori torneranno al seggio allestito alla facoltà di Economia, lunedì 14. 

 Adesso bisognerà vedere che cosa faranno gli altri tre candidati (Maurizio Gotti, Marida Bertocchi e Riccardo Leoni) che, nell’insieme, hanno raccolto meno dei voti di Paleari..

Tra le ipotesi, il ritiro di Leoni e – forse – anche quello di Bertocchi che potrebbe chiedere ai suoi 59 elettori di far convergere i consensi sull’alleato Gotti, che ha raccolto 85 preferenze.

UniBg, fra 24 ore il voto. Due possibili scenari

settembre 8, 2009

A meno di 24 ore dall’apertura delle urne per la prima votazione del prossimo Rettore, stanno prendendo corpo due possibili scenari di Governance.

Nel caso di vittoria del prof. Stefano Paleari, al prof. Alberto Castoldi, rettore uscente, verrebbe offerto il ruolo di pro rettore: una mossa ‘astuta’ anche dal punto di vista del marketing perché vedrebbe insieme ‘futuro’ e ‘passato’ per costruire il ‘presente’.

Il secondo ticket che sta prendendo corpo è quello fra che vedrebbe alleati i professori Marida Bertocchi e Maurizio Gotti. In caso di vittoria di uno dei due, l’altro assumerebbe il ruolo di proRettore.

Domani, dalle 9 alle 16, la parola passa ai 374 elettori.

Camera (di Commercio) senza (novità in) vista

settembre 7, 2009

Il vento di cambiamento che nei mesi scorsi ha interessato alcune delle massime istituzioni cittadine e provinciali (Curia, Comune, Provincia, Confindustria Bergamo) e che a brevissimo (mercoledì 9) toccherà anche l’Università, potrebbe non sfiorare nemmeno la più importante realtà economica orobica: la Camera di Commercio.

Il presidente uscente, Roberto SESTINI, alla guida dell’Ente dal 1992, ha infatti annunciato la disponibilità a ricandidarsi, almeno per un altro mandato. Smentendo, così, le dichiarazioni fatte a inizio anno. E attribuendo, allo stesso tempo, a Bergamo l’incapacità ad individuare una personalità che potesse raccogliere il suo testimoned.

Quali, dunque, le ragioni dell’uscita (un pò strana) di Sestini, a poco più di tre mesi dal fine mandato della giunta camerale?

La spiegazione ufficiale, data dall’interessato, è che, in un momento di cambiamenti ai vertici delle principali istituzioni locali, è meglio se in Camera di Commercio si ferma (anche solo per un po’) il corso del tempo. Decisione, parrebbe intendere, legata anche al fatto che, a fine ottobre, il segretario generale dell’Ente di largo Belotti, Carlo SPINETTI, andrà in pensione (anche se si dice che si sta cercando una formula per prorogare la sua permanenza: un contratto consulenziale probabilmente). 

Se così fosse, Emanuele PRATI (conservatore del Registro Imprese) avrebbe definitivamente spianata la strada per succedere a Spinetti; avendo così la meglio sul suo concorrente interno: il pari grado Giovanni CAPELLI.

L’uscita di Sestini appare ‘strana’ anche perché giunge al culmine di un delicato e certosino lavoro condotto da alcuni abili ‘tessitori’ che sono riusciti a ricucire alcuni strappi fra la componente confindustriale e quella che fa capo ad Ascom e Ass. Artigiani.

Le chiavi di lettura possono essere varie.

La prima: forse, il lavoro di ricucitura non è riuscito ad arrivare al punto di individuare un nome sufficientemente ‘condiviso’ dalle principali organizzazioni che siedono in Camera di commercio. E quindi si è chiesto a Sestini di restare a disposizione, sic stantibus rebus;

La seconda: con questa uscita a effetto, forse il presidente Sestini ha voluto dare una ‘scossa’ al sistema delle rappresentanze, per fare uscire allo scoperto il ‘vero’ candidato alla successione;

La terza: dato l’indiscusso carisma di Sestini, i ‘poteri forti’ hanno ritenuto che, in attesa che l’orizzonte si schiarisca, è opportuno che al timone del vascello camerale ci stia per un altro po’ un lupo di mare di lungo corso. Oltre che di polso.